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allo spazio culturale la rada Locarno
Penelope Margaret Mackworth-Praed
transformations + I0
installazione
29 maggio - 1° giugno 2000
aperture:
29/30/31 maggio: 17.00 - 21.00
1° giugno: 16.00 - 22.00
La scultura che Penelope Margaret Mackworth-Praed installerà per quattro giorni a la rada, subirà - come lo indica anche il titolo - delle trasformazioni: 21 strutture singole si comporranno gradualmente in un'unica grande scultura. La trasformazione non consiste però solo nel ritorno di tutte le forme alla struttura madre, bensì - simultaneamente - in un affascinante gioco cromatico.
Nella sua ricerca creativa basata sulla disciplina del numero, l'artista si serve come punto di partenza del nonagono. Questo principio organizzativo e matematico, permette a PMMP di creare sorprendenti strutture tridimensionali, una specie di filigrana micro/macro-cosmo, nella quale lo spettatore scopre un infinito gioco di collegamenti in acciaio, alluminio e ottone (in parte verniciati) tra punte e punti d'intersezione. Dietro a questo mondo labirintico - o cosmico - sta una ricerca che è iniziata ca. 30 anni fa e che continua a essere la base di tutto ciò che crea l'artista.
Penelope Margaret Mackworth-Praed è nata a Londra e cresciuta in campagna. Suo padre, studioso di scienze naturali, uomo tollerante e convinto antirazzista, fu determinante per lo sviluppo intellettuale della futura artista. Essa studia poi alle accademie delle Belle Arti di Wimbledon, Falmouth e Epsom e si laurea nel 1976. Crea già dal 1969 al 1972 la sua prima costruzione a base numerica. Durante un lungo soggiorno in Oriente, un anno e mezzo di immersione totale nella cultura e filiosofia di quei paesi, le permette di scoprire le diversità ma anche le coesioni dei due mondi, l'Oriente e l'Occidente: il principio dell'ordine!
Nel 1977 PMMP si sposa con il compositore Paul Glass e si domicilia a Carona dove vive e lavora tutt'ora. Insegna Arte al Franklin College a Lugano/Sorengo e nel 1985 diventa membro della SPSAS.
In relazione al suo lavoro attuale, l'artista dice: "la mia idea è creare una grande serie di pezzi, sempre in coppia, dai quali un pezzo sarà dato ad amici o a spazi culturali dovunque nel mondo. L'altro pezzo, di struttura identica ma forse di dimensione diversa, diventa parte di un'installazione. Il pezzo gemello piazzato da persone che conosco e amo e che significa un ringraziamento a tutti loro, rappresenta un macrocosmo concettuale e spaziale. Questo progetto è anche la mia personale celebrazione del nuovo millenio."
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