Franco Beltrametti nasce a Locarno il 7 ottobre 1937 da Linda Fragnière e Giovanni Beltrametti. Segue fino a 17 anni gli spostamenti del padre ferroviere, figlio di un contadino emigrato in California. Cadenazzo, Bellinzona nord e sud, Chiasso allora mitico centro del contrabbando. Fin da ragazzo disegna, dipinge, ama Modigliani che scopre su un giornale. Durante una vacanza estiva a Genova-Nervi rimane folgorato da L 'allegria di Ungaretti. Frequenta con riluttanza il Liceo Cantonale di Lugano. Legge moltissimo: I'Odissea, i poeti provenzali e quelli del dolce stil novo, Villon, Rabelais, Stendhal, Rimbaud, Baudelaire, Cendrars, Apollinaire, Mallarmé, Duchamp, Breton, Michaux, Sartre, Camus, Genet, Hugo Ball, Pound, Faulkner, Hemingway, Campana, Pavese, D.T. Suzuki, Lao Tzu, i presocratici. A Milano incontra Yves Klein, a 19 anni distrugge quasi tutti i primi tentativi di pittura. A Venezia scopre Burri e Fontana. Nel 1957 viaggio iniziatico, Firenze, Roma, Napoli, la Sicilia. Nel 1958 viaggia per la Francia e inizia architettura al Politecnico di Zurigo dove già studiavano Lio Galfetti e Flora Ruchat. A Zurigo incontra Alberto Giacometti, Richard Neutra, Alvar Aalto e la cerchia post-dada di Giovanni Blumer & friends, Serge Stautfer, Urban Gwerder, Leo Zanier e Oliviero Toscani. Nel 1960 a Locarno legge tutto di un fiato I sotterranei di Kerouac. Soggiorna a Ronchi di Massa dallo scultore Raffaello Benazzi, che gli presenta il pittore-filosofo Julius Bissier a Ascona, dove operava la gallerista d'avanguardia Gisèle Réal. A Parigi incontra J.-J. Lebel e lavora in rue Dauphine per gli architetti Candilis e Woods. Incontra Christophe Beriger e Li Yen lo introduce al mondo anglosassone e all'Estremo Oriente, da cui una gran voglia di andarci al più presto. Legge Coomaraswamy, i filosofi taoisti e zen. Siamo nel 1961. A Londra lavora per Peter Smithson. Legge La pesanteur et la grâce di Simon Weil che rafforza il suo desiderio di "leggerezza". Si laurea in architettura a Zurigo nel 1963, parte per la Grecia e s'installa a Roma. Attraverso Irene Aebi e Bubi Fiorenzi conosce Guillaume Chpaltine e Germano Lombardi. Dopo un nuovo soggiorno zurighese parte per il Giappone con la Transiberiana. Vive a Tokyo dove l'accoglie Minoru Shimoda, poi dal 1965 al 1967 a Kyoto. Si lega ai poeti beat Gary Snyder, Philip Whalen (che considera tuttora il suo maestro) e Cid Corman che, con Nanao Sakaki, fanno pubblicare in riviste underground giapponesi e americane le sue prime poesie. Tangenzia i Gutai di Osaka, frequenta Isaburo Ueno, l'amico giapponese di Bruno Taut. Insegna all'International Design Institute e studia alla Kyoto University la cultura tradizionale, teatro Noh incluso. Lo raggiunge Judy Danciger, nel 1966 nasce il figlio Giona. Nel 1967 attraversa il Pacifico con un cargo per insegnare architectural design al Cal Poly di San Luis Obispo, California. James Koller lo accoglie al porto di San Francisco e lo introduce a Bill Brown e Joanne Kyger. Frequenta Albert Saijo, Alan Watts, Robert Creeley, Allen Ginsberg, Laurence Ferlinghetti, Richard Brautigan e Richard Baker Roshi. Dopo un anno rompe il contratto con il Cal Poly, viaggia per gli Stati Uniti e nel 1968 torna in Europa deciso a tenere tutto il tempo a disposizione per "vivere" e "scrivere". James Koller lo pubblica in Coyote's Journal. A Milano Nanda Pivano lo incoraggia, incontra Steve Lacy che frequenterà intensamente. A Roma conosce Nanni Balestrini, Edoardo Cacciatore, Giulia Niccolai e Adriano Spatola che dal 1969 inizia a pubblicargli le raccolte di poesia Uno di quella gente condor, Nadamas, Un altro terremoto, In transito ecc., coinvolgendolo con Niccolai, Corrado Costa e Giovanni Anceschi al progetto Tam Tam, la rivista di poesia di Adriano. Nel frattempo vive per un anno in Sicilia, a Partanna, tra i terremotati del Belice in una baracca, incontra Pietro Gigli, Neno Negrini, Franco Giuliani e Gianantonio Pozzi. Dalla Sicilia si trasferisce a Venezia. Continue visite a Mulino di Bazzano (Parma) sul greto del fiume Enza, la fucina Tam Tam di Spatola e Niccolai in casa Costa, dove conosce Giuliano della Casa, William Xerra, Claudio Parmiggiani, Emilio Villa, Luciano Anceschi, Gerald Bisinger, Baruchello e alcuni artisti americani Fluxus. A Venezia incrocia Pound che ritiene di non voler disturbare, mentre visita la figlia Mary de Rachewiltz. Nel 1971 stabilisce una base fissa a Riva San Vitale, all'estremo sud del lago di Lugano, nel cortile spazioso di Casa Ruchat. Nel 1972 a Londra ascolta e conosce John Cage. Nel 1973 esce in Inghilterra da Grosseteste di Tim Longville la raccolta Face to Face. Incontra a Carona Meret Oppenheim. Si separa da Judy Danciger. Nel 1974 torna in California e costruisce una casa di legno sul fiume Yuba nella Sierra Nevada. Riprende l'arte visiva. Nel 1976 a Le Havre incontra Julien Blaine. A Los Angeles esce Another Earthquake da Red Hill di Paul Vangelisti. Dopo un grave incidente d'auto in Lussemburgo passa tre mesi in ospedale e fonda con Marcello Angioni e Harry Hoogstraten la rivista Abracadabra. Abbandona definitivamente il mestiere d'architetto, peraltro svolto molto saltuariamente, per diventare artista a tutto campo. Il 1977 è un anno determinante. Collabora con Giovanni d'Agostino e a Carona incontra Markus Raetz . A Zurigo prima esposizione personale alla Galerie Renée Ziegler, Journal of Signs, notata da Brion Gysin. Udo Breger, Peter K. Wehrli e Bice Curiger. Prima tournée europea di letture con James Koller e Hoogstraten, da Amsterdam a Monaco dove incontra Karl Bruder, a Venezia dove in autunno organizza con Gianantonio Pozzi (alias John Gian) il festival autonomo di poesia sperimentale P77 ai Saloni del Sale. A Milano Ar&a di Balestrini e Gianni Sassi gli pubblica il romanzo Quarantuno con prefazione di Corrado Costa. Adriana Casellini (Caos Press) gli presenta Gil, lo storico Virgilio Gilardoni . L'inverno lo trova a Napoli in casa di Bubi, visita una mostra di Ray Johnson. Escono traduzioni in inglese, olandese e tedesco di alcuni suoi libri. Nel 1978 riprende l'andirivieni tra Europa e Stati Uniti, San Francisco, Bolinas, New York City, dove incontra Ted Berrigan, John Giorno, Anne Waldman, Lewis MacAdams, Duncan McNaughton, Don Guravich e Annabel Levitt che gli pubblicherà Airmail Postcards. Partecipa a One World Poetry, Amsterdam, dove incontra Benn Posset, William S. Burroughs, Brion Gysin, Gregory Corso, Pierre Joris, Ed Dorn e Tom Raworth col quale inizierà presto a collaborare. Partecipa a Polyphonix di J.-J. Lebel a Parigi. Durante un soggiorno invernale a Sperlonga legge H.C. Artmann e pubblica Sperlonga Manhattan Express fondando Scorribanda Productions, 1980. Nel 1981 collages Carte tibetane (variazioni sul grigio) che espone per la prima volta in Ticino a Cavigliano da Silvio R. Baviera. In Inghilterra esce la raccolta Target. Atelier a Zurigo alla Rote Fabrik. Partecipa fin dalla fondazione ai festival Di versi in versi di Daniela Rossi (Parma 1982, incontra Patrizia Vicinelli e Amelia Rosselli), Milano.poesia di Gianni Sassi ( 1983, incontra Gino Di Maggio, Antonio Ria, Gianni Castagnoli, Juan Hidalgo, Esther Ferrer, Valeria Magli, Tom Johnson, Joëlle Léandre, Bernard Heidsieck), Rencontres internationales di Cogolin (1983, poi Allauch e Tarascon, dove incontra Emmanuel Ponsart, Jean Monod e Kagumi, Philippe Castellin, Joel Hubaut, Ma Desheng, Bruno Montels, Jacques Roubaud, Haroldo de Campos, Arnaud Labelle-Rojoux, Charles Dreyfus...). Nel frattempo Gian Pio Fontana fin dal 1981 lo introduce al Monte Generoso. Espone a Milano con Balestrini e Costa. Antonio Porta gli chiede una raccolta per Feltrinelli che non uscirà mai. Nel 1984 pubblica con Patrizia Vicinelli e Gianni Castagnoli l'antologia xerox C/O. Match-poesia con Camillo Capolongo a Napoli. Nello stesso anno incontra al Caffè Milano di piazza Mirabello il poeta Dario Villa col quale curerà Arte nanetta, un museo tascabile, e la rivista poliglotta Coclice Biancaneve. Espone a Parigi a La Chasse au Snark e nel 1985 fonda Mini, "la rivista più piccola del mondo". Esce The Condor, LP & CD con Steve Lacy. Nel 1986 espone a Kyoto alla Gallery Gallery, legge con Cid Corman, conosce Tsutaka Waichi. Altre tournées in USA e Europa (Museo d'Arte Moderna di Stoccolma, Literaturfest di Zurigo ecc.) con Koller. A Milano esce Graffiti Iyriques, sempre con Koller. Scrive e pubblica con Tom Raworth Mail, The Captain Alexis e Perché muoiono i nanetti sconosciuti. Traduce Il grande giorno verde di Raworth col quale espone Carte tibetane & Horses a Ca' Bianca di Adriano Spatola, Sant'Ilario d'Enza. Nel 1987, per la Festa della poesia (cinquantesimo camuffato) a Riva San Vitale costruisce il Teepee/poesia, una lanterna magica. Dal 1988 al 1990 frequenti soggiorni da Daniela Ronconi, negli Appennini parmensi. Stratosphera in omaggio a Demetrio Stratos, NYC 1989. Coyote's Journal pubblica A Gang of 4: Beltrametti, Blaine, Koller, Raworth. Nel 1990 esce a Venezia da Supernova di Armando Pajalich e John Gian la raccolta Tutto questo. Dal 1990 varie azioni nello studio locarnese di Pam, come 24xR., Firmare un fiume, azione-appuntamento con Tom Raworth in Val Maggia. Esce Niente da, Corpo 10, Milano. Visita la Corsica e Akenaton gli pubblica 13 portraits de trobaïritz. Espone da Artco a Ajaccio, suscitando scandalo: "un coup de publicité?" intitola un quotidiano locale. Nel 1991, dopo letture in California, esce a Reggio Emilia Dossier Villon, 10 anni di scrittura a 4 mani con Corrado Costa. Passa estate e autunno a Marsiglia, invitato dal cipM che gli pubblica Clandestins. Nel 1992 espone con Tom Raworth da Avida Dollars a Milano. La mostra è vissuta con una serie di performances, Nient'altro che il vuoto. Gira con Jean Monod in Ticino, nelle Cévennes, a Milano e Parigi il video Cosa succede. Si ammala, scrive Progetto M, tuttora inedito e collabora con Monod alla rivista di poésie-image Aiou. Incontra Théo Lesoualc'h. Riprende contatto con Claude Pélieu tornato in Francia. A Milano esce da Mazzotta Poesia diretta, con le foto di Antonio Ria scattate fin dal 1986. Nel 1993 conosce il monaco zen Taiun Matsunami. Espone alla Galerie 22 di Marsiglia e a Bellinzona espone Choses da Attila, la galleria Di Nando Snozzi al Vallone dove aveva vissuto da bambino. Dopo le visite in galleria di Gino di Maggio e Chiara Bertola decide di approntare un sogno, la mostra itinerante Choses qui voyagent. Riprende contatto con Flavio Paolucci e Aldo Tagliaferri. Nel 1994 lavora a Locarno a Regina di, libro di poesia-immagine realizzato in serigrafia da L'Impressione di Franco Lafranca. In Francia escono Tout ça, Aiou, Douloucouli, Mugena Puzzle, Cahiers de Nuit. Espone le collaborazioni 1984-1994 con Tom Raworth "agli Orti", Lugano, con performances con Giancarlo "Nino" Locatelli e Dario Villa. 4 poeti agli Ort di Canscei di Fabrizio de Giacomi in Centovalli, con Raworth, Villa e Duncan McNaughton. Incontra la ceramista Antonella Tomaino e frequenta l'Alto Malcantone. Minifestival Arte nanetta in estate a Locarno, a Sotto una Buona Stella, con Blaine, Kagumi, Monod, Tap e Dario Villa. Poesia logica per Logische Musik di Tom Johnson a Berlino. Nichts als Dichtung con Stefan Hyner a Schwetzingen dove rivede Reidar Ekner. La poesia incontra la poesia a Venezia e Mestre. Da Giona Editions esce Logiche & illogiche con una copertina di Baruchello e un "clandestino" di Raworth. Nel 1995 espone ll monologo è un dialogo col silenzio, dedicato a Max Picard, a L'Officina di Flavia Zanetti, Magliaso. Letture-performances per Giona Editions, a Milano a Eos-Arte con Aldo Tagliaferri, Villa, Raworth, Blaine, Baruchello, Michelangelo jr. e Castagnoli. Dal 1993 lunghe passeggiate filosofiche attraverso Venezia con Francesco Giusti. Inizia la serie di collages Mèches, ritratti di amici. A Venezia da Supernova esce Perché A e il 16 dicembre, alla Fondazione Scientifica Querini Stampalia, si inaugura, col sottotitolo Quand on aime il faut partir (Blaise Cendrars), l'esposizione itinerante Choses qui voyagent.
Notizie a cura di Scorribanda Productions. Per una biografia più completa vedi Contemporary Authors Autobiography Series, CAAS, vol. 13, Gale Research Inc., Detroit & London 1991.